About / pensieroverde

La conoscenza oggigiorno è una merce inflazionata. Wikipedia ha sostituito le nostre facoltà mentali. C’è una massificazione delle conoscenze.  Il sapere è diventato standardizzato e globalizzato, come certa edilizia, moda o cucina, perché si diffonde con il copia/incolla o peggio con un logaritmo. È come se tutta l’umanità leggesse un unico grande libro, dove c’è tutto e anche il contrario di tutto, ma è solo e sempre quello.

Io vorrei – anzi ho l’ambizione – con Pensieroverde di guardare oltre gli schemi e gli “schermi”, di stimolare una conoscenza e un sapere non necessariamente alternativo, ma autonomo dal grande libro della Rete. Che ci riappropri del gusto dell’osservazione del mondo circostante e di noi stessi. Più disconnessi per meglio connetterci con la Natura. Un approccio critico che osi mettere in discussione i dogmi ambientalisti e non solo.

Ci vuole una mente libera, coraggio di andare contro corrente, di provocare. “Stay hungry, stay foolish” come diceva Steve Jobs, ma non per legare ancora di più la nostra esistenza agli smarthphone, ma per affrancarci dalla sudditanza alla tecnologia digitale. Non intendo con questo un ritorno al passato ma una presa di coscienza per rivedere il nostro di modo di vita basato sul concetto di antropocentrismo e ritrovare magari altri modelli più ecocentrici.